Le siamesi, Alessandro Berselli, Elliot, 2017




Non conosco personalmente Alessandro Berselli però seguo la sua divertentissima pagina facebook, dove posta foto e scrive cose che nemmeno mio nipote a tredici anni. Ora, uno scrittore che non si preoccupa di compiacere il mondo editoriale e che predilige del sano cazzeggio alle piaggerie letterarie è, oggi come oggi, un’entità rara e bizzarra e siccome a me le creature poco conformi piacciono assai, ho letto il suo libro con grande curiosità. La prima cosa che ho percepito è stata la cura della scrittura e il piacere di constatare che ogni frase comunicava l’essenziale, senza l’aggiunta di un aggettivo che fosse di troppo. E poi i dialoghi, credibili e realistici senza però avere quella sciatteria che certi autori spacciano per “naturalezza”. 
Insomma, lo stile di Berselli, freddo, chirurgico e spietato, non ha nulla a che vedere con l’idea che m’ero fatto di lui dalla sua pagina FB. Ecco, ho pensato allora, Berselli è un vero scrittore perché, come tutti i veri scrittori, è dotato di una personalità variegata e complessa (stavo per scrivere schizofrenica ma mi pareva brutto). 
Le siamesi è un romanzo cattivo, a tratti quasi disturbante, non ci sono personaggi edificanti, tutto risulta glaciale, dalle relazioni umane ai luoghi, descritti con abbondanza di dettagli, come a voler volutamente sottolineare una certa eleganza impersonale da rivista di design. 
Ludovica, la protagonista, racconta in prima persona la vicenda agghiacciante in cui viene coinvolta ma, allo stesso tempo, ci porta dentro la sua realtà di ragazza ricca e inquieta, dotata di uno sguardo disincantato, acutissimo e cinico, che le permette di sezionare e analizzare spietatamente la pochezza del suo stesso mondo. Ma questo basterà a salvarla? 
Per scoprirlo dovete entrare in questa storia claustrofobica e sadica, durissima. Poi, se a lettura ultimata sentirete il bisogno di un po' di leggerezza, potrete sempre chiedere l’amicizia su facebook a Alessandro Berselli che vi allieterà con la sua altra personalità di allegro buontempone.